di Anna Grippo
“Venne in caserma e con molta fatica raccontò cosa aveva subito dall’ex compagno durante il periodo del lockdown. Era scossa ma raccontò dei ripetuti episodi di maltrattamenti, le vessazioni nonché le percosse subite dall’ex compagno”.
È la testimonianza resa dall’ufficiale dei carabinieri della stazione di Marcianise dinanzi al giudice monocratico Luca Vitale, del tribunale di Santa Maria Capua Vetere, nel processo a carico di M.L., 39enne di Marcianise, accusato di maltrattamenti e lesioni nei confronti dell’ex compagna sordomuta.
Secondo quanto ricostruito dalla Procura l’operaio 39enne, assistito dall’avvocato Enzo Domenico Spina, si sarebbe reso responsabile di simili condotte nell’aprile-maggio 2020 mentre era in quarantena a casa dell’ex compagna. Durante quindi il periodo della pandemia avrebbe percosso l’ex per futili motivi oltre che umiliarla. Si torna in aula nel mese di settembre per l’escussione della vittima.