di Valentina Giungati
Rilevanti novità sono già state prodotte in molti campi e si lavora duramente anche per migliorare la vita quotidiana di quanti hanno problematiche su cui è possibile fare la differenza.
Per la sordità, grazie all’uso dell’intelligenza artificiale, sarà possibile veramente cambiare la vita e offrire una personalizzazione mai raggiunta prima.
Sordità: una grande novità grazie all’intelligenza artificiale
Secondo l’Organizzazione Mondiale della Sanità ci sono 1.5 miliardi di persone con ipoacusia nel mondo e queste cifre sono destinate quasi a raddoppiare nel giro di pochi anni.
Grazie ad un lavoro di Google con un’azienda che si occupa di produrre apparecchi acustici sarà possibile dare seguito ad un nuovo prodotto che riprende la funzionalità di quelli precedenti ma è ampliato. In questo modo le tecnologie per non udenti saranno sempre più efficienti e in grado di paragonare totalmente l’udito a quello che avviene normalmente.
Con le ricerche in materia da parte di studiosi e medici e grazie alle risorse che arrivano dalla tecnologia si può fare veramente la differenza per il prossimo futuro. Con un’ampia personalizzazione sarà possibile regolare gli apparecchi acustici per offrire veramente un’esperienza perfetta a chi li indossa. Anche in base all’ambiente e all’interlocutore il dispositivo potrebbe dare risultati differenti per migliorare l’approccio e quindi eliminare quelle differenze rispetto all’uso dei sistemi attualmente diffusi.
Il problema maggiore è che ancora oggi gli apparecchi, per quanto siano migliorati nel tempo, hanno grandi limiti. Negli ambienti rumorosi risultano quasi inutili, amplificano talvolta i suoni in modo distorto risultando anche un po’ fastidosi al ristorante o in gruppo. Tutti limiti che portano non solo a non poter partecipare effettivamente alla vita sociale ma anche a distrazioni continue sul lavoro o in altri contesti. Google quindi mira a risolvere proprio questi problemi quando ci sono più fonti sonore o un rumore di fondo importante. Con la personalizzazione poi si raggiunge il massimo, anche negli spazi altamente variabili o con interlocutori diversi.
L’obiettivo di Google e delle aziende che producono apparecchi su cui verrà inserita l’intelligenza artificiale è ridurre tutte quelle differenze, ancora marcate, che creano uno spartiacque con l’udito della persona in condizioni di normalità. In questo modo si elimineranno le differenze avvicinando il più possibile l’esperienza ad una condizione precedente o comunque di piena gestione e personalizzazione.