Non tutti i film e programmi in Olanda sono sottotitolati: accesso negato a 1,5milioni di persone

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Von Olaf Kosinsky – Eigenes Werk, CC BY-SA 3.0 de, https://commons.wikimedia.org/w/index.php?curid=70940235

La televisione, i film e i servizi di streaming non sono ancora completamente accessibili a 1,5 milioni di persone non udenti e con problemi di udito nei Paesi Bassi.

Da quando vennero implementati degli standard minimi per la sottotitolazione, quindici anni fa, i criteri non sono poi stati inaspriti. Non ci sono requisiti legali in questo settore per film e serie su servizi di streaming come Netflix, Videoland e HBO Max.

Elke(in), il gruppo di interesse per le persone con disabilità, chiede misure, soprattutto che i sottotitoli diventino obbligatori. Non è chiaro esattamente quanti programmi TV e film abbiano sottotitoli per non udenti e ipoudenti (ODS). L’Autorità olandese per i Media, che controlla se i canali rispettano gli standard, registra solo il sottotitolaggio ‘ordinario’.

RTL e Talpa (SBS6, Veronica, Net5) non rispondono alle richieste di NOS e anche i servizi di streaming Netflix, Videoland, Disney+, HBO Max, Prime Video e Ziggo non dicono quanti audiovisivi sulle loro piattaforme sono sottotitolati.

Un’indagine diretta di NOS offre un quadro controverso: alcuni film, serie e programmi non hanno sottotitoli di alcun tipo, altri hanno solo sottotitoli “normali” e altri ancora hanno sottotitoli per non udenti e ipoudenti.  Le offerte in lingua inglese raramente, se non mai, sembrano avere ODS.  

I sottotitoli “normali” sono destinati alle persone udenti. Di solito le persone che non capiscono l’inglese o un’altra lingua straniera o non lo capiscono a sufficienza. Questa forma di sottotitoli mostra solo il contenuto parlato. Con i sottotitoli per non udenti e ipoudenti vengono indicati anche gli effetti audio, la musica e i suoni ambientali, come: “Squilla il cellulare”, oppure: “Musica minacciosa”, spiega NOS.

Dal 2008, NPO [il servizio pubblico olandese] (almeno il 95%) e le emittenti commerciali (almeno il 50%) sono state legalmente obbligate a offrire la sottotitolazione per non udenti e ipoudenti per una certa parte delle loro offerte ma la questione non ha una definizione chiara nella normativa.

Inoltre, il servizio pubblico offre anche lingua dei segni e audio descrizioni per non vedenti ma solo un programma viene, effettivamente, audio descritto.

 

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