Sanità: accordo Inps-Campania, meno burocrazia per bimbi disabili

Certificato Santobono non richiederà ulteriori iter

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NAPOLI, 09 MAR – Meno burocrazia per le prestazioni a favore dei minori disabili: grazie al protocollo quadro firmato oggi in Regione – dal presidente dell’Inps Pasquale Tridico con il governatore della Campania Vincenzo De Luca e il dg dell’ospedale pediatrico Santobono di Napoli Rodolfo Conenna – il certificato per i bimbi ricoverati o in cura nella struttura consentirà da solo di avere accesso a una serie di servizi e prestazioni che finora richiedevano ulteriori certificati specialistici e un iter più lungo e complesso.

La sburocratizzazione arriva al Santobono dopo essere già stata attivata in alcuni ospedali italiani tra cui il Gaslini di Genova, il Bambin Gesù di Roma, il Meyer di Firenze e il Regina Margherita di Torino.

“Applichiamo – ha spiegato Tridico – l’approccio dell’Inps per semplificare la vita delle persone, soprattutto chi ha già il dolore quotidiano di problemi dei bimbi. Cerchiamo di dare loro meno sofferenza burocratica, con la possibilità di essere immediatamente ricevuti da noi per una veloce pratica per il pagamento delle prestazioni. Con l’accordo firmato oggi mettiamo in comunicazione i medici di un grande ospedale di Napoli e della Campania, il Santobono, con i nostri medici che devono accertare, vidimare e pagare la prestazione attraverso le nostre strutture amministrative”. Il governatore De Luca ha ringraziato Tridico e l’Inps “che hanno voluto mettere in piedi – ha detto – questo servizio. Parlando nei mesi scorsi con il responsabile dell’Inps in Campania mi ha segnalato i ritardi nelle commissioni che devono valutare le invalidità. A volte le istituzioni si perdono nel cielo della politica politicante e intanto per una famiglia diventa un calvario aspettare 8 mesi-un anno. Noi pensiamo che il bimbo disabile sia una tragedia doppia per la famiglia e quindi bisogna alleggerire il calvario da affrontare”.

Per il direttore del Santobono Conenna il protocollo “è molto importante. Pensiamo all’assistenza, alla tecnologia, alla complessità delle cure, ma anche all’essere vicini ai percorsi di vita delle persone e di queste famiglie che hanno problemi e bisogni speciali. Noi riduciamo fortemente tutto l’impatto burocratico delle famiglie con bambini che hanno problemi, e avviamo direttamente in relazione con l’Inps quella certificazione che poi consentirà di accedere a tutti i servizi e a tutti i diritti che le loro condizioni comportano”. (ANSA).

 

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