Rischio sordità, i biomarcatori microRNA

Tra le cause di perdita dell’udito, c’è anche l’esposizione al rumore, nonché alle sostanze ototossiche presenti negli ambienti di vita e di lavoro

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Una scheda informativa dell’Inail riporta indicazioni sulle esposizioni multiple ad agenti ototossici, neurotossici e rumore in ambito occupazionale con riferimento ai microRNA quali biomarcatori innovativi. ‘Esposizioni multiple ad agenti ototossici, neurotossici e rumore in ambito occupazionale: i microrganismi quali biomarcatori innovativi effetto epigenetico’ è il titolo del documento.

Esposizione ad agenti ototossici, i microRNA

I microRNA sono acidi nucleici di piccole dimensioni (20-22 nucleotidi) non codificanti e a singolo filamento, altamente conservati in diverse specie, presenti in diversi fluidi biologici (sangue, urina, saliva, liquido seminale, liquido amniotico), facili da isolare dai campioni dei soggetti esposti e responsabili della regolazione dell’espressione genica.

L’utilizzo di questi specifici biomarcatori epigenetici quali i microRNA “risulta molto promettente nella diagnosi precoce di diverse patologie dei lavoratori, come ad esempio l’ipoacusia occupazionale e le patologie neurodegenerative.

Sono stati effettuati, come si legge nel documento, “studi preliminari per l’identificazione dei microRNA, differenzialmente espressi rispetto ai controlli, in lavoratori esposti ai VOCs, nello specifico solventi (etilbenzene, stirene, xilene, toluene) e ad altre sostanze, come diluenti ed additivi, impiegati nell’attività di verniciatura nella cantieristica navale”. Ulteriori ricerche condotte su alcuni microRNA “hanno inoltre riguardato l’effetto sinergico dovuto alla co-esposizione a rumore e VOCs nell’indurre danni della funzionalità uditiva in relazione alla suscettibilità individuale dei lavoratori”.

Si indica poi che tra i biomarcatori valutati sono “da annoverare quelli di suscettibilità allo sviluppo del danno. Da questo punto di vista sono state eseguite le analisi dei polimorfismi genetici dei geni human 8-Oxoguanine DNA N-Glycosilase 1 (hOGG1) e X-Ray Repair Cross Complementing 1 (XRCC1), coinvolti nei meccanismi di riparazione del DNA”.

 

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