Novis Game: anche gli ipovedenti possono giocare ai videogiochi

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Nel mondo dei giochi esistono anche i videogames, giochi gestiti da un dispositivo elettronico che consente di interagire con le immagini di uno schermo.

Tra i videogiochi più conosciuti ricordiamo le consolle con svariate tipologie di giochi, da quelli violenti, di combattimento, a quelli da corsa; da non dimenticare Super Mario, adatto a un pubblico maschile e quelli destinati alle bambine, con i vari giochi da cucina. Da questi giochi, però, molto spesso venivano esclusi i bambini e le bambine che presentavano una disabilità ed in particolare accadeva ai non vedenti.

A risolvere questo handicap ci hanno pensato Arianna e Marco, che hanno presentato la loro idea nel programma “Tu si che Vales” lo scorso 22 ottobre.

Durante la loro presentazione nel programma di canale 5 hanno affermato: “Abbiamo sviluppato un sistema di gioco che permette di giocare senza interfaccia video e quindi solo attraverso l’audio 3D spaziale e le vibrazioni. L’idea è nata grazie a un programma dell’università, dopodiché abbiamo conosciuto alcune associazioni di ipovedenti di Torino”. Tra gli associati proprio Marco, che vive in prima persona questa forma di disabilità. Marco racconta di essere ipovedente fin da piccolo e questo non gli ha permesso di potere giocare a un videogioco. Solamente conoscendo Arianna ha potuto fare questa esperienza, che gli ha permesso di andare oltre i propri limiti.

La console realizzata da Marco e Arianna ha permesso di garantire un’ulteriore inclusività ai ragazzi non vedenti che fino a questo momento erano stati esclusi da questo mondo. Così come raccontano Marco e Arianna, il progetto nasce per caso e decidono di condividere le loro idee di un mondo ludico sempre più inclusivo, anche se virtualmente, dove tutti sono ad armi pari e nessuno può rimanere indietro a causa della propria inabilità, eliminando così anche questa barriera.

Andrea Fornaia

 

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