Malavasi (Pd): manovra, il governo discrimina persone con disabilità

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“Non ho accolto la raccomandazione con riformulazione del mio ordine del giorno con cui chiedevo al governo precisi impegni per il sostegno delle persone con disabilità.

L’esecutivo, in particolare, non ha accettato la nostra richiesta affinché venisse affermata la piena socialità delle persone con disabilità, attraverso il riconoscimento della figura di un operatore all’emotività, all’affettività, alla corporeità, alla sessualità – per il benessere psicofisico di tutte le persone con disabilità.

Come se non avessero diritto, al pari di tutti gli altri, ad una piena vita emotiva ed affettiva.

Ma dovevamo aspettarcelo: il governo in questa legge di bilancio non ha fatto nulla per la disabilità. Ha detto no alla previsione di ulteriori risorse per il fondo nazionale politiche sociali, no al fondo per la non autosufficienza, no al fondo per il “dopo di noi”, no all’impegno di riconoscere l’importante figura del caregiver, per dare sostegno alle associazioni delle famiglie delle persone con disabilità intellettive e relazionali.

Abbiamo un Ministro che è deputato alla disabilità. Io penso che ci vogliano molta sensibilità e molta attenzione per garantire davvero pari diritti a tutte le persone, uomini e donne, normodotati o con disabilità, perché ne va veramente della loro dignità.

Il governo rifiutando l’idea che le persone con la disabilità possano avere bisogno di un sostengo nella costruzione della loro vita emotiva, sentimentale e sessuale di fatto impedisce il pieno sviluppo di queste persone e nega loro diritti e li discrimina”.

Così in un post su Facebook, Ilenaia Malavasi, componente Pd commissione Affari Sociali.

 

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