di Cristiano Bolla
Joseph Ratzinger andrà al processo: Papa Benedetto XVI ha deciso infatti di difendersi alle accuse nell’ambito dell’inchiesta su abusi sessuali a opera di preti pedofili. Da mesi il pontefice emerito è al centro di un caso mediatico.
Papa Benedetto XVI si difenderà al processo
A confermarlo all’Ansa è il portavoce del tribunale provinciale di Traunstein, nella Baviera tedesca. Qui si sta lavorando ad un’inchiesta sugli abusi di preti pedofili e qui si presenterà (probabilmente rappresentato dai suoi legali) Papa Benedetto XVI.
Ratzinger, si apprende, intende difendersi dalla denuncia sporta da una delle presunte vittime e coinvolgono il Papa emerito in quanto era arcivescovo di Monaco e Frisinga. All’epoca, quando il religioso è stato trasferito nella sua diocesi non avrebbe fatto niente.
La causa civile – per il penale è già troppo tardi – riguarda quattro casi che vanno dal 1977 al 1982. Per il momento, l’annuncio della difesa di Ratzinger “non presenta elementi di contenuto”, ha riferito il tribunale. Avrà tempo fino al 24 gennaio per argomentare la propria difesa.
Il caso che coinvolge Ratzinger
Emerso a inizio 2022 grazie ad un report redatto dal Westphal Spilker Wastl (Wsw) e commissionato dagli stessi esponenti del clero organizzato, il caso fa riferimento a 497 vittime in tutto, per la maggior parte giovani maschi vittime di presunti abusi dal 1945 al 2019 nell’arcidiocesi di Monaco e Frisinga.
Ratzinger entra in scena nel periodo del suo operato: dal 1977 al 1982 sarebbero stati commessi quattro episodi di abusi, due dei quali da parte di sacerdoti legalmente accusati in precedenza. Il futuro Papa non li avrebbe sollevati dall’incarico né avrebbe preso altre iniziative – pur essendo al corrente della vicenda, secondo l’accusa.
Una vittima del prete pedofilo Peter H., così, ha sporto denuncia contro Papa Benedetto XVI: costituitasi parte civile, ha intentato un’azione legale per ottenere una sentenza di colpa della chiesa. Oltre a Ratzinger, coinvolto anche il cardinale Friedrich Wetter, suo successore, e l’arcidiocesi stessa.
La lettera di scuse del Papa emerito
A febbraio 2022, Benedetto XVI ha scritto una lettera in cui esprimeva nei confronti delle vittime di abusi sessuali “profonda vergogna, il mio grande dolore e la mia sincera domanda di perdono“.
Il Papa emerito ha ammesso di aver avuto “grandi responsabilità nella Chiesa cattolica. Tanto più grande è il mio dolore per gli abusi e gli errori che si sono verificati durante il tempo del mio mandato nei rispettivi luoghi. Ogni singolo caso di abuso sessuale è terribile e irreparabile”.
Tuttavia, ha negato di essere stato a conoscenza che il prete fosse un pedofilo né che fosse inserito nell’attività pastorale. L’errore sarebbe partito da una svista legata ad una riunione del 1980, “non è stato intenzionalmente voluto e spero sia scusabile”.