Frati e disabili insieme per fare la birra e sostenere l’arte: il progetto sociale a Bari

In provincia di Bari una birra prodotta in collaborazione tra frati francescani e ragazzi disabili. Così nasce la Iacobus, i cui proventi sono destinati al sostegno dell'arte locale

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Progetto solidale a tema brassicolo con protagonisti ragazzi disabili in provincia di Bari.

In Puglia infatti, per la precisione a Bitetto, c’è un convento dove viene realizzata una birra da frati francescani, i quali si avvalgono della collaborazione di una ventina di giovani affetti da disabilità fisica, con sindrome di Down o autistici. Nel tacco dello Stivale viene mantenuta in vita la tradizione brassicola legata ai monasteri e i francescani (specializzati e appositamente formati) addetti alla realizzazione della birra, presso il santuario del beato Giacomo da Bitetto, fondato nel 1432, hanno allestito nelle loro cucine un vero e proprio laboratorio in cui il luppolo viene lavorato e trasformato in una bevanda a quanto pare particolarmente apprezzata.

Ragazzi disabili addetti a confezionamento ed etichettatura

La birra ottenuta si chiama Iacobus, dal nome latino del Santo al quale è stato dedicato il monastero. Ne vengono realizzate sei tipologie: pilsener, ipa, apa, weiss, lager e stou, vendute nel piccolo punto vendita gestito dai francescani. A dare ulteriore valore al progetto la collaborazione tra i frati e un gruppo di ragazzi disabili, tutti over 30 e membri dell’associazione sociale Adelfia in Cammino, per permettere loro di potersi integrare e formare attraverso l’attività lavorativa.

In più parte dei proventi derivati dalle vendite delle bottiglie di birra va a favore dei beni dei conventi di Puglia e Molise, esclusi dai finanziamenti nazionali. Il tutto grazie a un procedimento “… artigianale e al contempo solidale”, come ha dichiarato ai microfoni de La Repubblica padre Vincenzo, responsabile del progetto. E sembra che la birra sia particolarmente richiesta, al punto che la richiesta al momento pare pure superare l’offerta.

Il progetto che ha portato poi alla Iacobus è nato solo pochi mesi fa. L’incontro tra i francescani e l’associazione Adelfia in Cammino ha contribuito ad accrescere la valenza sociale e solidale rappresentata dalla birra spillata in monastero. Nello specifico se i frati francescani sono gli addetti alla realizzazione della birra i ragazzi disabili si occupano delle attività che vanno dal confezionamento all’etichettatura delle bottiglie.

 

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