Italia: Lingua dei Segni per una biblioteca più inclusiva

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La libraia e autrice Cristina Di Canio, in collaborazione con l’associazione “ Guanti rossi ”, annuncia una novità per la sua libreria milanese La scatola Lilla: la presenza costante di interpreti LIS (lingua dei segni italiana) che faranno presentazioni e incontri accessibili a tutti i pubblici.

Cristina Di Canio, fondatrice nel 2010 della piccola libreria La Scatola Lilla di Milano (ora chiusa ma ancora attiva con vendita e presentazioni online), cerca di renderla “il più inclusiva possibile”, come racconta a Il Libraio. Il primo passo di un percorso che mira a “dare a tutti le stesse opportunità”.

L’idea di utilizzare interpreti LIS è nata un po’ per caso: “Una volta una ragazza mi ha chiesto se la sua amica sorda poteva sedersi in prima fila per leggere le labbra dei relatori e seguire la presentazione. In quel momento ho capito che non offrivo le stesse opportunità a tutti. Per questo ho deciso di rivolgermi a Guanti Rossi, associazione con la quale ho subito trovato un ottimo legame”, racconta Cristina ancora a Il Libraio.

Sono stati quindi chiamati gli interpreti Nicol Vian e Martina Ricordo di Guanti Rossi. Con lo staff della loro associazione, stanno lavorando a “un progetto di inclusione della diversità, formazione e comunicazione”.

 

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