Anziani sordi nelle Rsa: un aiuto da Congrega e Pio Istituto Pavoni

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Brescia. Riguarda gli anziani delle Rsa la prima azione del Fondo a favore delle persone sorde della provincia di Brescia, costituito lo scorso 18 maggio dalla Congrega della Carità Apostolica e dalla Fondazione Pio Istituto Pavoni, con il concorso dell’Ente nazionale sordi e dei Figli di Maria Immacolata (“Pavoniani”).

Il Fondo erogherà nel tempo aiuti diretti a persone particolarmente bisognose, con interventi rivolti preferibilmente al sostegno del singolo. È in tale contesto – si legge in una nota – che si desidera attribuire priorità agli anziani a rischio di isolamento per la loro condizione di disabilità.

Sono circa un milione gli italiani affetti da sordità grave o totale, che si portano dalla nascita oppure da traumi uditivi legati a fattori ambientali. Se per i circa duemila bambini che ogni anno in Italia nascono sordi si stanno attivando diverse possibilità per far loro condurre una vita normale, altrettanto non si può dire del passato. Ecco perché molti anziani che hanno vissuto tutta o buona parte della loro vita senza poter sentire si trovano oggi in una condizione di doppio svantaggio: da un lato l’isolamento dal mondo esterno, senza magari avere acquisito adeguati strumenti per comunicare, dall’altro l’assenza di un canale per comunicare appieno i loro bisogni, accresciuti dalla condizione di fragilità tipica della terza età.

Di fronte a queste evidenze – come informa ancora la nota – il neonato Fondo ha inviato una lettera a tutti i presidenti delle Rsa di Brescia e provincia, affinché segnalino la presenza di persone con sordità congenita e/o sordomutismo nelle loro strutture. L’intenzione è di procedere a una rilevazione per pianificare forme integrative e di sostegno. Alle strutture è per tanto richiesto di comunicare all’indirizzo fondazione@congrega.it l’eventuale presenza tra gli ospiti di persone sorde congenite e con difficoltà di comunicazione, precisandone il numero e l’età. Mappato il territorio, verrà stilato un piano di aiuti, in contatto con tutte le Rsa interessate.

Oltre a questa iniziativa, il Fondo interviene in supporto di ogni fascia d’età, su singoli casi o nuclei familiari per situazioni di disagio economico e sociale, necessità di ordine sanitario, progetti educativi e di inclusione scolastica e formazione professionale e percorsi di inserimento lavorativo

 

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