Cosa prevede per la disabilità il programma di Fratelli d’Italia, il partito più votato alle elezioni

Giorgia Meloni ha incassato il maggiore consenso alle elezioni politiche del 25 settembre: il suo è stato il partito più votato. Vediamo cosa prevede il programma di Fratelli d’Italia presentato in campagna elettorale, in particolare per quanto riguarda la disabilità e la non autosufficienza

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All’indomani dalle elezioni politiche del 25 settembre che hanno visto la coalizione del centro destra vincere con il 44% dei consensi, in attesa della creazione del nuovo Governo è interessante andare ad analizzare cosa si propone di fare sul fronte della disabilità il partito più votato in Italia, ovvero Fratelli d’Italia, che ha incassato alle urne il 26% dei voti.

Di seguito riportiamo alcuni stralci del programma del partito guidato da Giorgia Melonipresentato prima delle elezioni, dal quale abbiamo estrapolato ciò che riguarda disabilità e non autosufficienza, segnalando che qui trovate una analoga analisi che avevamo fatto del programma dell’intera coalizione del centro destra, di cui FdI fa parte, che era stato presentato ad agosto.

FAMIGLIA
Il primo capitolo del programma elettorale di Fratelli d’Italia è dedicato alla famiglia: uno dei pilastri tra i temi cari a FdI. Qui troviamo in particolare un riferimento all’assegno unico, e a “sostegni concreti alle famiglie con disabili a carico”. Tra i punti di interesse:
Progressiva introduzione del quoziente familiare, cioè di un sistema di tassazione che tenga conto del numero dei componenti del nucleo familiare. Aumento degli importi per l’assegno unico e universale: fino a 300 euro al mese per il primo anno di ogni figlio, fino a 260 euro dal secondo anno di vita fino ai 18 anni e mantenimento dell’attuale assegno fino a 21 anni
Sostegni concreti alle famiglie con disabili a carico. Incentivi alle aziende che assumono neomamme e favoriscono forme di conciliazione dei tempi casa-lavoro.
Aumento della quota deducibile dalle tasse per le spese sostenute dalle famiglie per l’impiego di badanti per persone non autosufficienti, e deducibilità delle spese sostenute per i collaboratori domestici. Rafforzamento del sistema dei congedi parentali e di maternità per i lavoratori dipendenti e autonomi.

SCUOLA E UNIVERSITÀ
Nel capitolo dedicato alla scuola si legge, tra le altre cose, l’intenzione di un Intervento straordinario sull’edilizia scolastica, per scuole sicure, moderne ed ecosostenibili. Più sport nelle scuole, con nuovi impianti, piscine e palestre.
Un accenno alla disabilità quando si parla di università: Sportelli di ascolto e tutorato alla pari per gli studenti con disabilità.
Troviamo poi un riferimento alla scuola nel capitolo dedicato agli interventi sociali (qui sotto, ndr) dove si legge: Potenziamento delle misure di diritto allo studio delle persone con disabilità e disturbi specifici dell’apprendimento, anche con un adeguato incremento del numero di “insegnanti di sostegno” e operatori educativi per l’autonomia e la comunicazione.

SOCIALE
Il punto 9 titola: Stato sociale che non dimentica nessunoE’ soprattutto qui che si concentrano le indicazioni programmatiche per interventi a favore delle persone con disabilità.
Tra i capisaldi anche della campagna elettorale di Fratelli d’Italia, l’abolizione del reddito di cittadinanza per introdurre un nuovo strumento che tuteli i soggetti privi di reddito, effettivamente fragili e impossibilitati a lavorare o difficilmente occupabili: disabili, over 60, nuclei familiari con minori a carico. Per chi è in grado di lavorare, percorsi di formazione e potenziamento delle politiche attive del lavoro. Innalzamento delle pensioni minime e sociali.
E’ poi indicato: Avvio di un piano straordinario di edilizia pubblica con un sistema di sinergie pubblico-privato. Incentivi all’assunzione di persone con disabilità.
Ancora: Aumento strutturale e progressivo delle pensioni di invalidità, che non potranno essere inferiori ad altre forme di assistenza sociale esistenti, affinché l’ampia fascia di beneficiari possa godere di condizioni di vita migliori, più decorose e rispettose della dignità della persona.
Abbattimento delle barriere architettoniche per una concreta trasformazione del territorio e degli ambienti urbani, pubblici e privati, volta a garantire piena accessibilità e mobilità ai cittadini con disabilità. Introduzione di maggiori tutele in favore dei lavoratori fragili, immunodepressi e con disabilità graveCompletamento della regolamentazione del “caregiver familiare” assicurando agli aventi diritto concrete misure di sostegno economico.
Sostegno agli enti del Terzo settore, in particolare quelli impegnati nell’assistenza a persone in difficoltà economica e abitativa. Potenziamento del Servizio civile universale attraverso lo stanziamento di risorse integrative.

ANZIANI
Il capitolo “Il diritto a una vecchiaia serena” è dedicato agli interventi a favore delle persone anziane. Qui troviamo, tra i punti:
Rivalutazione dei trattamenti pensionistici erogati per fare fronte alla svalutazione monetaria. Deducibilità del lavoro domestico di infermieri e badanti. Contrasto alle truffe rivolte agli anziani e alle promozioni commerciali invadenti. Introduzione di un meccanismo di solidarietà intergenerazionale, con agevolazioni fiscali per i percettori di redditi di pensione e per gli over 65 che sostengono oneri in favore di parenti under 36, diretti e indiretti, per spese sanitarie, istruzione scolastica e universitaria, pratica sportiva dilettantistica, canoni di locazione per uso abitativo, acquisto della prima casa. Sostegno ai Comuni per la realizzazione di nuovi centri sociali per anziani e incentivi allo svolgimento di attività per il benessere psicofisico negli stessi. Incentivare attività di housing sociale di coabitazione tra over 65 e la coabitazione intergenerazionale.

SANITÀ
Tra i punti indicati in ambito sanitario, nel programma si legge l’intenzione di rafforzare un sistema che premia, nell’accesso alle prestazioni sanitarie, chi segue un percorso di monitoraggio dello stato di salute. Intenzione di non introdurre il green pass e nessun obbligo di vaccinazione anti Covid.
tra i punti leggiamo:
Superare lo stallo della pandemia: ripristino delle prestazioni ordinarie e delle procedure di screeningAbbattimento dei tempi delle liste di attesa. Creazione di un’autorità Garante della Salute, indipendente a livello amministrativo, con poteri ispettivi e di segnalazione alle autorità competenti, a cui ogni cittadino possa rivolgersi per carenze di qualità o mancato accesso ai servizi. Incentivare la diffusione e lo sviluppo della telemedicina, delle cure domiciliari e dei presidi territoriali nelle aree interne a scarsa densità abitativa. Ridurre le disuguaglianze tra le Regioni nell’erogazione delle prestazioni sanitarie e dei Livelli essenziali di assistenza (Lea). Estendere i Lea alle cure odontoiatriche essenziali.
Incremento e utilizzo del Fondo per la cura dei soggetti con disturbi dello spettro autistico. Aggiornamento del piano oncologico nazionale. Creare “città cardioprotette”, favorendo la dotazione, manutenzione e ricarica dei defibrillatori nei Comuni italiani. Aggiornamento costante dei piani pandemici e dei piani di emergenza. Contrasto al Covid-19 e alle nuove minacce attraverso misure strutturali, come la ventilazione meccanica controllata nelle scuole e negli uffici, e il potenziamento dei trasporti. Nessun obbligo di vaccinazione contro il Covid-19, ma informazione, promozione e raccomandazione alla vaccinazione, in particolare per fasce d’età a rischio e situazioni di fragilità. Piena libertà di scelta tra i vaccini autorizzati dall’Ema e dall’Aifa e richiami. Nessuna reintroduzione del green pass e possibilità di screening negli ambienti a rischio, a tutela dei soggetti fragili. Istituzione di una commissione d’inchiesta sulla gestione medica ed economica della pandemia da Covid-19 nonché sulle reazioni avverse da vaccino.
Nel capitolo dedicato al Sud leggiamo: Definire i Livelli essenziali delle prestazioni (Lep) per garantire il pieno rispetto dei diritti sociali e civili dei cittadini e non costringere quanti vivono nelle regioni del Sud a ricorrere alla “emigrazione sanitaria”.

TURISMO E MOBILITÀ
Per quanto riguarda il turismo, tra i vari punti nel programma si legge: Contrastare il degrado e abbattere le barriere architettoniche e sensoriali che limitano e dequalificano l’offerta turistica. Introduzione di un meccanismo premiale per le imprese turistiche che investono sull’accessibilità e sui servizi per le famiglie.
Per la mobilità è previsto, al capitolo 19, di Prevedere interventi destinati alle persone con disabilità, garantendo loro il diritto alla mobilità.

Per approfondire:

Il programma completo

Redazione Disabili.com

 

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