Thiene, in Consiglio comunale la prima interprete della lingua dei segni

Il record del Comune vicentino che durante le sedute ha visto comparire anche Giulia Pasin. Le spese sono sostenute dall’Aniep per un anno: «Ma proseguirà»

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Rimane in piedi per tutta la durata della seduta, agita le mani quando c’è un applauso e per il resto non parla mai. Ma comunica.

di Gian Maria Collicelli

Lo fa con tutti coloro che non sentono sordo-muti o audiolesi in generale, che da poco più di un mese, e grazie a lei, possono seguire ogni seduta del consiglio comunale di Thiene.

Lei è Giulia Pasin ed è l’interprete dei segni dell’Aniep (Associazione nazionale per la promozione e la difesa dei diritti delle persone disabili) per la quale il sindaco di Thiene Gianantonio Michelusi ha creato lo spazio in Consiglio. «Lo considero un atto di civiltà e di grande inclusione» dichiara Michelusi, che ha così concretizzato un’idea nata in primavera durante la campagna elettorale in vista il voto di giugno, quando è stato eletto sindaco grazie alla vittoria al ballottaggio.

La presenza fissa dell’interprete LiS

Uno dei suoi primi atti, dunque, è proprio quello di aver istituito la presenza fissa di un’interprete LiS (lingua dei segni) nelle sedute del consiglio comunale. La prima si è svolta il 13 luglio con il giuramento del sindaco, la nomina dei consiglieri eletti e della nuova giunta: tutta tradotta in simultanea in lingua lis da un’interprete in presenza.

Una novità che fa di Thiene il primo Comune in Italia: «Non abbiamo altre segnalazioni di iniziative simili a livello nazionale – dichiara la vicepresidente nazionale e presidente della sezione vicentina di Aniep Maura Fontana – per cui ci sentiamo di dire che Thiene è prima in questo. Altre città si dotano di sottotitoli per le riprese video ma in questo modo le persone sono costrette a stare dietro a uno schermo, magari a casa. Così invece possono anche seguire dal vivo le sedute del Consiglio. Siamo molto contenti di questa scelta e proprio per il fatto che si tratta di una novità abbiamo voluto sostenere il Comune».

Il costo per il Comune è di 1.500 euro l’anno

La sezione vicentina di Aniep ha infatti deciso di «regalare» il primo anno di presenza dell’interprete Lis nelle sedute dei consigli comunali, sostenendone in toto le spese. Dopo, toccherà all’amministrazione decidere se continuare e dunque trovare le risorse, una cifra stimata in circa 1.500 euro l’anno. «Non è un problema di fondi – commenta il primo cittadino – e abbiamo già previsto di destinare un’apposita voce del bilancio. Considero questo un grande gesto di civiltà e inclusione, di cui vado molto fiero e di cui ringrazio l’associazione per averci affiancato. È la dimostrazione tangibile che vogliamo dare del nostro sostegno alla disabilità e credo che molte altre città potrebbero farlo».

In occasione del primo Consiglio, Michelusi ha voluto donare un mazzo di fiori all’interprete («Siamo fieri della sua presenza» ha dichiarato il sindaco) e ora si guarda alla possibilità che altre amministrazioni copino da Thiene. Ma Aniep mette già le mani avanti: «Noi spingeremo in questa direzione, perché la parola inclusione va tradotta proprio con questi atti concreti, che per noi sono importantissimi – spiega Fontana – ma avviso già che non potremo sostenere le spese del primo anno per tutti i Comuni che vorranno dotarsi dell’interprete in presenza».

 

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