Citofoni e ascensori di ultima generazione non sono accessibili ai disabili visivi.

A denunciarlo è l’Unione Italiana Ciechi e Ipovedenti del Piemonte, dopo le numerose segnalazioni giunte dai suoi associati. I vecchi dispositivi con tastiera fisica, percepibile dai polpastrelli, stanno progressivamente lasciando il posto a modelli più aggiornati, dotati di tecnologia touchscreen. Il risultato è che chi non vede si trova davanti ad una lastra di vetro anonima e senza alcun riferimento tattile.

Lepore: “Un non vedente rischia di non entrare più nel suo palazzo”

I non vedenti – spiega il presidente di UICI Piemonte, Franco Lepore – si trovano di fronte ad una barriera sensopercettiva insormontabile, impossibilitati a svolgere azioni quotidiane banali come suonare un campanello o selezionare il piano desiderato. In altre parole, una persona con difficoltà visive non può più entrare nel proprio palazzo o raggiungere autonomamente la propria abitazione, a meno che non sia accompagnata da qualcuno”.

“Problema pratico, non culturale”

Non si tratta di una questione culturale, ma di un problema pratico. “Siamo assolutamente favorevoli all’introduzione di prodotti innovativi e altamente tecnologici anche perché le nuove tecnologie stanno consentendo a ciechi e ipovedenti di compiere azioni fino a qualche tempo fa inimmaginabili – sottolinea il presidente Lepore – Tuttavia i nuovi modelli di citofoni e ascensori touchscreen, totalmente inaccessibili ai disabili visivi, rischiano di limitare notevolmente l’autonomia personale e la mobilità di chi non vede”.
Del resto, la Convenzione ONU sui diritti delle persone con disabilità, ratificata dal Parlamento italiano oltre 13 anni fa con la legge 3 marzo 2009, n. 18, impone l’adozione di misure appropriate per assicurare alle persone con disabilità il migliore accesso all’ambiente fisico, ai trasporti, all’informazione e alla comunicazione.

La richiesta di Uici: “Mantenere i vecchi pulsanti fisici sui citofoni”

Da qui la richiesta dell’UICI di mantenere i pulsanti fisici sui citofoni così da agevolarne l’utilizzo da parte dei non vedenti e, poi, l’appello a prevedere anche la numerazione in rilievo e in Braille per i pulsanti di comando degli ascensori.
Manifestiamo sin da ora la nostra totale disponibilità a lavorare insieme per risolvere al più presto queste criticità – conclude il presidente Lepore – Abbiamo già chiesto un incontro con i rappresentanti della Regione Piemonte per discutere di questo problema, ma per il momento siamo stati inascoltati. Nel contempo, invitiamo le aziende costruttrici a contattarci al fine di individuare congiuntamente gli accorgimenti più opportuni per rendere pienamente accessibili anche i citofoni e gli ascensori di ultima generazione, nel rispetto delle normative che impongono il superamento delle barriere architettoniche e sensopercettive. Dobbiamo assolutamente evitare che le nuove tecnologie ci facciano compiere un pericoloso passo indietro rispetto alla piena inclusione delle persone con disabilità visiva”.

 

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