Falso non udente colpisce cittadino non distratto: momenti di tensione in Piazza San Marco

Un veneziano si intromette mentre un finto non udente cerca di truffare una coppia di anziani

0
613 Numero visite

Falso non udente colpisce uno dei “cittadini non distratti” a Venezia

Momenti di tensione ieri pomeriggio, 12 giugno 2022, in Piazza San Marco, che hanno visto anche l’intervento dei venditori ambulanti per dividere i protagonisti e spegnere sul nascere quella che rischiava di trasformarsi in una vera e propria rissa per aggressione.

A raccontare l’episodio è proprio la vittima della batosta, il veneziano “non distratto” che ha rovinato gli “affari” del finto non udente provocandone le ire e beccandosi prima gli insulti e poi una botta in testa.
I “cittadini non distratti” a Venezia fanno parte di un’associazione onlus che cerca di contrastare il fenomeno dei borseggi a Venezia e le truffe ai turisti proprio come quella dei falsi non udenti

Il protagonista della vicenda preferisce rimanere anonimo per evitare ulteriori ritorsioni da parte di questi soggetti che, racconta, nelle ultime settimane sono diventati numerosi tra la Riva degli Schiavoni e San Zaccaria.


Ogni giorno ci sono almeno 6 finti non udenti che fermano i turisti e raccolgono “donazioni” nella zona marciana, da Piazza San Marco a Riva degli Schiavoni

“Ogni giorno ci sono almeno 6 finti non udenti che fermano i turisti e raccolgono “donazioni” nella zona marciana, da Piazza San Marco a Riva degli Schiavoni – racconta il cittadino non distratto – purtroppo negli ultimi mesi questi personaggi sono diventati numerosi a Venezia, si possono trovare in zone come campo San Maurizio, campo Santo Stefano, vicino al Ponte dell’Accademia, a San Marco e San Zaccaria fino al monumento, in Riva degli Schiavoni e all’Arsenale, qualche volta anche ai Giardini della Biennale”.

Il trucco è semplice: “si fingono non udenti per raccogliere fondi”.
Un tentativo di truffa che fa leva sul buon cuore dei passanti e purtroppo avviene anche in altre parti del Veneto e d’Italia.

“Oggi pomeriggio – racconta il veneziano – uno di questi finti non udenti era sul Ponte della Paglia, a San Marco. Prima chiedeva una firma per la solidarietà ai turisti e poi il contributo, infine si faceva dare i soldi da chi firmava. Una coppia di turisti anziani era caduta nel tranello e aveva già tirato fuori del denaro dal portafoglio, a quel punto sono intervenuto cercando di mandar via il finto non udente, così che la coppia di anziani non rimanesse truffata”. Lo straniero che raccoglieva fondi però non ha preso bene l’intromissione del veneziano.


Prima mi ha offeso, poi ha cercato di aggredirmi. Non mi faceva paura, ormai siamo abituati alle reazioni di questi truffatori

“Prima mi ha offeso, poi ha cercato di aggredirmi. Non mi faceva paura, ormai siamo abituati alle reazioni di questi truffatori. Mi ha fatto segno di seguirlo, eravamo sulla riva in Piazza San Marco, davanti al Palazzo Ducale. Non volevo perderlo di vista e speravo di trovare qualche agente della polizia locale”. E’ a quel punto, racconta il veneziano, che avviene lo scontro.

Non è la prima volta che i finti non udenti hanno delle reazioni violente nei confronti di chi rovina loro “la piazza” degli affari.

“Quando ha visto che non andavo via, mi ha di nuovo aggredito, stavolta colpendomi con la cartellina in testa e lasciandomi il segno visibile nella foto”. Il veneziano racconta di aver cercato di difendersi dallo straniero che, ricorda, era robusto e ben piazzato.

E’ stato uno scontro veloce, tutto avviene in pochi secondi, in piena Piazza San Marco, davanti a Palazzo Ducale e agli occhi sbalorditi di presenti che cercano anche di mettersi in mezzo. Ad intervenire, ricorda il veneziano, sono alcuni venditori ambulanti della piazza che dividono i due e mandano via il falso non udente.

“Una colluttazione, quella di oggi, che arriva al termine di un’escalation di episodi”, spiega il “non distratto”.

“Non è la prima volta che riceviamo offese, anche in questi giorni, da questi finti non udenti. Quello che mi fa più rabbia – conclude – è che il problema, il fenomeno, venga sottovalutato. Si tratta di una banda di delinquenti che sfruttano la sensibilità e il buon cuore della gente”.

GP

 

L'informazione completa