Il paese dei muri dipinti è a misura di sordi

Pronta una app per telefono intelligente che apre una videoguida costruita con la lingua dei segni. Oggi la presentazione in Rocca

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Turiste a spasso nelle stradine del borgo storico di Dozza, famoso per i muri dipinti

Un borgo sensibile alle disabilità

È Dozza la realtà scelta dall’Ente Nazionale Sordi in Emilia-Romagna per sviluppare il progetto AccessibItaly. Un percorso cofinanziato dal Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali, in collaborazione con il Club de I Borghi più Belli d’Italia, che ha l’obiettivo di promuovere il turismo accessibile per godere in totale autonomia dei luoghi della cultura.

Oggi alle 11 nella sala maggiore della Rocca l’evento ‘Scopriamo Dozza AccessibItaly’ svelerà tutti i dettagli. Un appuntamento durante il quale il primo cittadino Luca Albertazzi riceverà dalle mani di Giuseppe Varricchio, presidente Ens Emilia-Romagna, e Amir Zuccalà, referente nazionale progetti Ens, la targa che certifica la nuova abilitazione del borgo. Il tutto davanti agli occhi di Mattia Santori, consigliere comunale a Bologna con delega al turismo con il coordinamento della Destinazione Turistica Metropolitana.

Un attestato, con apposito Qr Code interattivo, che permetterà il collegamento diretto a quel portale dedicato (www.accessibitaly.it) compreso nella più ampia sezione Maps – Musei Accessibili per le Persone Sorde.

Così i muri dipinti, la Rocca, la chiesa parrocchiale, il drago Fyrstan e gli altri tesori del gioiello collinare saranno fruibili in modo gratuito per le persone sorde, italiane e straniere, che potranno vivere in presa diretta sul campo un’esperienza di visita completa. Una video guida nella lingua dei segni italiana e internazionale che supporterà, tramite i dispositivi mobile, il tragitto del turista. Dalla schermata iniziale, infatti, si potranno selezionare i contenuti in base alla propria posizione o con una navigazione libera tra le schede proposte. Un lavoro partito nel 2019 con una serie di sopralluoghi e riprese video da parte di decine di turisti sordi o sordomuti rimasti entusiasti dell’accoglienza ricevuta e delle attrattive. “Siamo il primo borgo dell’Emilia-Romagna ad attuare un’esperienza di questo genere – spiega il sindaco Luca Albertazzi –.

Per quanto riguarda l’accessibilità vera e concreta dei luoghi dell’arte e della cultura occorre ancora molta strada. Il turismo, per come lo intendiamo noi, dev’essere anche solidale ed accogliente a 360°”.

Sulla stessa lunghezza d’onda Giuseppe Varricchio, presidente del consiglio regionale Ens Emilia Romagna: “Orgogliosi che una nostra iniziativa contribuisca ad aggiungere valore a questo già meraviglioso territorio – sottolinea -. Il turismo accessibile e inclusivo deve tenere conto del rapporto che si crea tra persona ed ambiente. Con questa app sarà possibile accedere alla tradizione, all’arte, alla cultura e all’enogastronomia del borgo di Dozza”.

 

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