Genova primo capoluogo italiano con carta europea disabilità

Ministro Stefani, modo per sensibilizzare su handicap

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Il ministro per le Disabilita', Erika Stefani, durante il Question time alla Camera dei Deputati, Roma, 30 marzo 2022. ANSA/RICCARDO ANTIMIANI

GENOVA, 13 MAG – E’ un progetto europeo quello che oggi ha portato il Comune di Genova ha aderire, prima città metropolitana in Italia e primo capoluogo di regione, all’iter per l’adozione della carta europea della disabilità.

L‘intesa è stata sottoscritta tra il ministro per le Disabilità Erika Stefani, il sindaco di Genova Marco Bucci, il presidente della Regione Giovanni Toti e le associazioni per i diritti dei disabili.

La card consentirà di dare accesso rapido a servizi culturali, tariffe agevolate, sconti e convenzioni con enti pubblici e privati. Sostituirà i verbali e gli altri documenti cartacei di certificazione di disabilità attraverso un Qr code. “Il progetto rappresenta una sfida che è stata raccolta anche dal Comune di Genova, che è il primo capoluogo di regione a sottoscrivere il protocollo – afferma la ministro Erika Stefani -. La carta europea disabilità non ha in sé una portata di semplificazione ma è un progetto aperto che può essere arricchito di contenuti e che crea un focus di sensibilizzazione di cui il mondo della disabilità ha veramente bisogno”.

I tempi per l’attivazione della card sono stretti, presto sarà possibile richiederla direttamente dal sito dell’Inps.

Marco Bucci, sindaco di Genova, spiega: “Noi a Genova inseriremo l’ingresso ai musei e poi i servizi di trasporto disabili, non solo per la scuola e il lavoro, ma anche per lo sport e le attività culturali. Sappiamo che si può fare di più ma adesso con il Peba, il piano urbanistico per l’accessibilità che abbiamo messo a punto insieme alla consulta dei disabili, potremo migliorare la qualità della vita di queste persone, anche in una città difficile come Genova”. Alla firma dell’intesa anche la Regione. “La carta semplifica la vita dei portatori di disabilità, importante tanto più dopo due anni di covid per quelle persone che magari avevano dovuto sospendere la frequentazione di centri diurni o di riabilitazione o che hanno vissuto restrizioni – aggiunge il presidente della Regione Giovanni Toti -. Negli ultimi mesi la Regione Liguria ha investito 2 milioni e 1,7 milioni saranno investiti nelle prossime ore per la parte di riabilitazione erogata dagli operatori privati convenzionati”. (ANSA).

 

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