Il bonus una tantum da 200 euro, che verrà riconosciuto appunto una sola volta a lavoratori e pensionati con redditi bassi, è uno dei pilastri del Decreto aiuti in lavorazione in queste ore dal Cdm con l’obiettivo di combattere il caro vita.
La misura è stata pensata per chi ha un reddito annuo inferiore a 35mila euro come aiuto per contrastare i rincari registrati in diversi settori e si aggiunge al taglio previsto per il 2022 dello 0,8% dell’aliquota previdenziale sui dipendenti pubblici che hanno una retribuzione sotto la stessa soglia (sempre fino a 35mila euro).
Dopo aver ottenuto il via libera del Governo, il provvedimento è tornato sul tavolo del Consiglio dei ministri per alcune modifiche.
Come avere il bonus 200 euro e quando arriva
Si tratta di un contributo destinato a circa 28 milioni di famiglie che, nel caso dei pensionati, verrà erogato dall’Inps quasi sicuramente a luglio direttamente assieme alla pensione.
Ai dipendenti arriverà direttamente in busta paga tra giugno e luglio grazie ai datori di lavoro, che lo recupereranno al primo pagamento di imposta utile.
Bonus 200 euro anche a chi riceve il reddito di cittadinanza
E’ questo l’orientamento del governo emerso nelle ultime ore. Bonus 200 euro anche a chi riceve il reddito di cittadinanza e non solo a lavoratori dipendenti, autonomi, pensionati e disoccupati.
La questione sarebbe stata sollevata dal ministro del Lavoro Andrea Orlando e dal capodelegazione M5S al governo, il responsabile delle Politiche agricole Stefano Patuanelli, e avrebbe ottenuto il disco verde. Dunque il bonus andrà a pensionati, lavoratori dipendenti, autonomi e disoccupati, nonché ai beneficiari del rdc.
Bonus 200 euro anche per gli autonomi?
Come accennato, nel nuovo testo è previsto un fondo anche per i lavoratori autonomi. I datori di lavoro, dei settori pubblico e privato, riconoscono il bonus in via automatica e verificano in sede di conguaglio se effettivamente spetta al dipendente oppure no, e provvedono eventualmente al recupero dell’importo.