Pasqua di accoglienza: in arrivo a Monza 18 bambini disabili dall’Ucraina

L'arrivo oggi all'oratorio di San Gerardo

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Una Pasqua di serenità, lontano dalle bombe. Una Pasqua speciale quella che vivranno i 18 bambini disabili fisici e mentali che questo pomeriggio di festa arriveranno all’oratorio San Gerardo di Monza.

Il “miracolo”, anche questa volta, ha lo zampino di Agostino D’Antuoni l’avvocato di Monza che dall’inizio della guerra sta organizzando, in collaborazione con alcuni volontari e le autorità ucraine, il trasferimento di donne, bambini e malati in Italia. Oltre 150 quelli giunti fino ad oggi. Questo ultimo viaggio è però speciale. A bordo dei pullmini ci sono 18 minori: si tratta di bambini e adolescenti con disabilità fisiche e mentali che sono partiti ieri mattina dall’oratorio Salesiano dove era giunta una carovana di aiuti umanitari provenienti da Lecco.

“Ritornare vuoti sarebbe stato un peccato – spiega D’Antuoni -. Abbiamo così organizzato il rientro in Italia con alcuni minori diversamente abili che hanno bisogni speciali”. L’arrivo è stato carico di emozioni. I video e le foto che l’avvocato ha inviato alla redazione di MonzaToday spiegano, meglio delle parole, quello che i volontari stanno vivendo. I bambini hanno accolto con gioia l’arrivo dei volontari. Sorridenti i più piccoli si sono gettati tra le braccia di questi “angeli” provenienti da lontano. I volontari hanno portato vestiti, medicine e farmaci. Poi, dopo qualche ora di meritato riposo, si sono rimessi in viaggio insieme ai più piccoli. destinazione Monza, l’oratorio della parrocchia di San Gerardo dove arriveranno questo pomeriggio intorno alle 16. Ad accoglierli i volontari della Croce Rossa di Monza, quelli dell’associazione Rosticceria Web dell’oratorio San Gerardo, e i medici (a capo la dottoressa Tiziana Fedeli) per le prime visite ed eventuali necessità di ricoveri o cure. Poi il trasferimento presso le famiglie che li accoglieranno, grazie anche alla collaborazione con la Fondazione Papa Giovanni XXIII.

Pratico set salvaspazio composto da 4 sedute e un tavolo da pranzo, cuscini inclusi

“Dall’inizio di questra tragedia stanno accadendo miracoli – conclude D’Antuoni -. Una straordinaria macchina della solidarietà, di contatti che via via si ampliano. Tante persone sono state salvate, tante altre cercheremo di salvare. Le donne e i bambini fuggiti dalla guerra e ospitati dalle nostre famiglie si sono perfettamente ambientati e hanno fatto riscoprire ai monzesi la bellezza della conoscenza. Mi ha fatto molto riflettere il messaggio che mi ha inviato Domenico, un nostro straordinario volontario che sta facendo questi viaggi della salvezza. Mi ha spiegato che queste mamme e questi papà pur di mettere in salvo i loro bambini, soprattutto quelli malati o disabili, sono pronti ad affidarli ad estranei. Un salto nel vuoto: questi genitori ripongono in noi grandi speranze. Non possiamo deluderli”.

 

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