La sfida di Chiara: «Io, sorda e laureata nonostante la Dad e un’università ostile»

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Professori che si rifiutavano di inquadrare la faccia con la telecamera per farle leggere il labiale, altri che agli esami non si toglievano la mascherina per permetterle di capire le domande: il fallimento del Bo. «Ma a 23 anni non mi autocommisero, so quanto valgo nonostante i voti bassi che ho dovuto accettare»

di Nicola Cesaro

PADOVA. «É impossibile comprendere il mondo nascosto dietro le mascherine. Per chi non sente, il mondo, oggi, è muto e incomprensibile». Chiara Rossi-Sebastiano ha 23 anni, è piemontese di Rivarolo Canavese e lo scorso 17 marzo si è laureata alla facoltà di Ottica e Optometria dell’Università di Padova.

Chiara è sorda dalla nascita, porta le protesi acustiche, per la comprensione legge il labiale e non conosce il Lis, la lingua dei segni.

 

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