L’associazione PETA Germania ha salvato oltre 700 animali dall’Ucraina

L'associazione ha affrmato di aver salvato più di 740 animali e sta aiutando anche i loro proprietari

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Purtroppo, tutti noi siamo a conoscenza della devastante guerra in Ucraina. Dal 24 febbraio scorso questo paese viene dilaniato dagli attacchi da parte della Russia.

di Francesca Valiani

Ovviamente, questo, ha portato molti civili a scappare dal paese, per assicurarsi lincolumità. In questo terribile clima, purtroppo, non tutti riescono a portare con se i propri amici a quattro zampe. Alcuni sono costretti a compiere una scelta davvero dura: quella di abbandonare in Ucraina i propri quattro zampe. Molti paesi confinanti, infatti, non accettano gli animali da compagnia, a meno che i padroni non possano provare che i loro animali posseggano tutti i requisiti per entrare in quello specifico paese.

In questa difficile situazione, l’associazione PETA si sta impegnando, insieme ad altre perchè più animali possibili possano essere salvati. In realtà, dobbiamo precisare che con il progredire della guerra, le restrizioni riguardo i requisiti che devono avere gli animali, si stanno allentando. Pochi giorni fa, infatti, la stessa PETA ha annunciato che uno dei Paesi ad aver allentato le restrizione è la Svezia

L’associazione PETA si sta davvero dando da fare. Portando cibo e altre forniture di emergenza, la PETA sta distribuendo pasti, letti e assistenza. Inoltre sta aiutando con le pratiche burocratiche sia i rifugiati che i loro animali. Tutto questo senza sosta, dal 25 febbraio. Al confine con la Romania, inoltre, una delle associazioni partner di PETA ha allestito una clinica in cui curare animali e rifugiati.

Una delle loro consegne, in cui erano trasportati 20.000 kg di cibo, ha impiegato 7 giorni. Di questi 5 giorni sono serviti per la guida e 2 giorni per l’organizzazione della burocrazia. I soccorritori hanno attraversato i molteplici confini da Berlino a Odessa. In questa città le scorte di viveri stavano finendo: le persone stavano già condividendo quel poco cibo che avevano ancora per se stesse con i loro animali domestici. Nel frattempo, dei rifornimenti sono stati inviati in località come Kharkiv e Kiev, dove ci sono ancora cani e gatti che vivono in rifugi distrutti dai bombardamenti. Il personale di questi rifugi fa completo affidamento sull’assistenza della PETA per mantenere in vita gli animali.

Nonostante il lavoro assiduo e costante e la inevitabile stanchezza, le squadre di soccorso hanno dichiarato “non c’è tempo da perdere quando gli animali hanno bisogno di noi”.

Per fortuna, in questa situazioni PETA ma alnche molte altre associazioni e singoli, stano aiutando i nostri amici a quattro zampe. Non possiamo che esserne grati!

 

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