I social molte volte hanno riscontri negativi, però ci sono anche lati positivi: si può lavorare, comunicare e conoscere persone straniere.
I social possono essere utili per alcune categorie di persone come gli anziani, che così non restano isolati e mal informati, i ragazzi molto timidi, le donne e anche per persone con deficit particolari. Ad esempio, i sordomuti che non hanno modo di comunicare, grazie al mondo digitale hanno avuto modo di iniziare ad integrarsi.
Come mostrano studi italiani e non, questi nuovi strumenti di comunicazione permettono alle persone sorde di migliorare la propria socialità ed abbattere le barriere con gli udenti. La “rivoluzione” è iniziata con l’avvento dei cellulari e di internet: grazie a questi strumenti le persone sorde riescono a comunicare molto più agevolmente (con messaggi testuali e videocomunicazioni). I video registrati, che possono essere scaricati e guardati successivamente, consentono di creare dei forum di discussione tramite la lingua dei segni.
Questo fenomeno linguistico-sociale crea maggiore visibilità della sordità e evidenzia le difficoltà ma anche le potenzialità e favorisce inclusione e i social vengono utilizzati in maniera analoga a quella degli udenti.