ROMA – “Hanno raso al suolo una piccola città alle porte di Kiev, situata a 30 chilometri a sud della capitale ucraina, dove la gente sta vivendo sotto terra. Noi stiamo lavorando per accogliere circa 50 bambini disabili e autistici con le loro famiglie, per poi organizzarne il viaggio dall’Ucraina, passando per l’Ungheria, fino all’Italia. Il problema è il trasporto da questa cittadina fino a Leopoli. Il Comune sta cercando un autobus, ma è molto complicato il viaggio, perché l’autobus dovrà evitare le bombe“. Lo racconta alla Dire Don Egidio Montanari, missionario dell’Opera Don Orione in Ucraina, che aggiunge: “La Regione Friuli Venezia Giulia ha messo a disposizione ospedali e strutture specializzate per accogliere questi bambini insieme alle mamme che li accompagnano. Noi, però, ancora non sappiamo quando arriveranno. Non sappiamo se sono riusciti a trovare un autobus. Il nostro contatto è una signora che ci ha fatto sapere che questi bambini attualmente vivono in un bunker“.

Don Egidio presta il suo servizio a Leopoli da 21 anni, dove ha iniziato con una parrocchia in un quartiere periferico della città. “Lavoriamo con i giovani e i disabili, in più aiutavamo 300 poveri del quartiere. Prima della guerra accoglievamo un gruppo di disabili in casa, che abbiamo mandato in Italia e ora sono al sicuro a Tortona. Attualmente accogliamo una quarantina di profughi che vogliono stare a Leopoli, dove la situazione è più tranquilla”.

L’impegno dei missionari è di mandare le persone disabili in Italia: “Circa tre notti fa abbiamo aiutato un gruppo di ciechi, persone che non hanno la possibilità di correre velocemente nei rifugi. Nel gruppo c’erano anche un marito e una moglie non vedenti e senza accompagnatori. Questa notte abbiamo aiutato un gruppo di mamme con bambini e adesso stiamo lavorando per accogliere questo altro gruppo di bambini disabili e autistici”.

Leopoli è una città situata all’estremità occidentale dell’Ucraina, una porta verso la Polonia. “Le persone che vogliono fuggire da qui sono tante- conferma il missionario- il sindaco ha ricordato che la popolazione è quasi duplicata in questi giorni. E se la gente normale è in difficoltà, le persone con disabilità hanno ancora più difficoltà a fuggire. Chi ha una disabilità o chi siede in carrozzella non riesce a proteggersi e noi diamo la precedenza a queste persone”.

In totale i missionari di Don Orione a Leopoli hanno “aiutato otto ragazzi disabili mentali, sei ciechi e altri bimbi disabili. Purtroppo i corridoi umanitari non sono aperti e poi il trasporto non è semplice. Fortunatamente ci sono strutture pronte per accoglierli in tutta Italia, sia quelle dell’Opera Don Orione” che i cottolenghi che hanno già messo a disposizione 300 posti.

Un impegno, quello dei missionari, che si potrebbe definire logistico: “Per gli spostamenti in Italia abbiamo lanciato appelli e abbiamo ricevuto una grande solidarietà. Tantissime persone hanno messo a disposizione mezzi, tempo e volontariato. Si tratta ora di organizzare il passaggio alla frontiera e vedere se ci sono i documenti”.

Fonte: Dire.it

 

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