Google Maps protegge gli ucraini: ecco come

Google Maps ha disabilitato tutte le informazioni relative a traffico e spostamento di persone nel territorio ucraino per non dare punti di riferimento ai russi

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Anche la tecnologia prova a dare una mano al popolo ucraino: Google Maps ha bloccato due funzionalità che forniscono informazioni agli utenti in tempo reale così da non dare punti di riferimento ai russi nella loro avanzata verso la nazione e verso Kiev. Sono stati disabilitati sia i dati sull’afflusso di persone in un dato luogo, soprattutto nelle zone nevralgiche e considerate obiettivi sensibili, sia la funzione “Live Busyness” che mostra concentrazioni di persone in una precisa posizione e in uno specifico momento.

di Alessandro Ferro

La scelta di Google

Tutti noi possiamo fare la prova aprendo l’applicazione: sia sulla capitale ucraina che in tutte le altre città è scomparsa anche la situazione del traffico in tempo reale. Vero è che a causa della guerra si vive in un regime di semi-lockdown ma non si vede nemmeno la benché minima traccia di vita. L’obiettivo è che gli invasori russi abbiano meno punti di riferimento possibili. L’unica cosa rimasta è la segnaletica con le principali arterie stradali e autostradali. Disabilitare questi dati sensibili consente una maggiore protezione dei cittadini ucraini che non possono essere colpiti scegliendo l’applicazione tecnologica tra quelle che, al mondo, possiede il numero più alto di dati personali di ognuno dei propri utenti.

Il precedente dei cartelli stradali

Come abbiamo appena visto sul Giornale.it, non sarà Google Maps purtroppo a fermare gli attacchi nelle principali città ma disabilitare alcune funzioni può mettere in crisi alcune strategie d’attacco che avrebbero avuto bisogno dell’uso della tecnologia. Secondo quanto si apprende dal quotidiano Kiev Independent, però, il servizio rimane attivo soltanto per gli ucraini e l’utilizza per spostarsi passo dopo passo. La decisione di Google segue di un paio di giorni quella decisa dalle autostrade ucraine di rimuovere o invertire tutti i cartelli stradali per disorientare le truppe russe sul territorio.

L’importanza di questa decisione è confermata da alcuni osservatori russi, i quali sanno che la funzione di Maps può essere utilizzata anche per avere informazioni strategiche sulla posizione delle forze armate. Come riporta Wired, Jerry Lewis, esperto di intelligence e professore del Middlebury Institute in California, ha dichiarato come sia stato tra i primi a vedere le manovre militari russe in Ucraina proprio grazie a Google Maps. Quella sui dati delle mappe, comunque, non è stata l’unica decisione adottata finora dal colosso di Mountain View dall’inizio della guerra: YouTube, infatti, ha disabilitato tutti i guadagni per i video pubblicati da media russi o finanziati dalla Russia. La stessa tipologia di società non potrà più monetizzare nemmeno con il motore di ricerca Google.

 

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