PORTOGRUARO – Una persona schietta e perbene. Così gli amici e conoscenti ricordano Paolo Gonella, classe 1953, travolto da un treno in transito lungo la linea ferroviaria a Summaga di Portogruaro. Sposato con Clara Barbuio, attiva nel coro della chiesa dei Frati, lascia anche una figlia, Laura. Di origini summaghesi, anche la famiglia è molto conosciuta, avendo gestito per anni un negozio di alimentari nel centro della frazione.
di Teresa Infant
DALLA BANCA AL SOCIALE
In pensione dopo aver lavorato nella sede portogruarese della Banca Cattolica del Veneto, negli anni 90 aveva lasciato l’istituto per diventare un promotore finanziario. Un’innata predisposizione per i conti e la matematica utilizzata anche nel sociale: è stato capogruppo dell’Avis di Summaga e membro del direttivo dell’associazione dei donatori di sangue di Portogruaro fino ai primi anni del 2000, dove ha tenuto anche i bilanci.
«Era di una precisione quasi maniacale, controllava i conti al centesimo», ricordano gli amici. Paolo viene da tutti descritto come una persona sempre pronta a prodigarsi per gli altri, socievole ma schietta. Era un uomo sincero e mai rancoroso.
A causa del suo problema legato alla mancanza di udito aveva abbandonato ruoli che imponevano relazioni dirette con le persone, ma nonostante ciò non ha mai fatto mancare il suo aiuto.
Da alcuni anni era referente per il Veneto orientale dell’Associazione Tappodivino che opera per raccogliere tappi di sughero a scopo benefico.
Mai sceso nell’agone politico, non ha mai nascosto la sua simpatia per il centrosinistra, partecipando alle primarie del Pd e poi iscrivendosi ad Italia Viva. Seguiva con passione le vicissitudini della città, sollecitando spesso le varie amministrazioni ad occuparsi dei problemi. Attivo anche su Facebook, si teneva sempre aggiornato sulle notizie del territorio e, di recente, sulla situazione della pandemia a Portogruaro.
I COMMENTI
«Una morte che lascia sconcertati. Paolo era un uomo buono, mite e impegnato il cui sorriso non ci lascerà mai» ha commentato la parlamentare Sara Moretto. «Oggi è scomparsa una persona perbene e attiva nella comunità che farà sentire la sua mancanza» aggiunge Silvia Arreghini, segretaria del Circolo locale del Pd. «Volevo bene e stimavo tantissimo Paolo. Mi mancheranno molto le nostre chiacchierate», lo ricorda Anita Fiorentino, coordinatrice di Articolo Uno. «Perdo un caro amico – ha detto il consigliere comunale, Renato Stival, anch’egli di Summaga – Al di là delle cause di questa tragedia, è evidente l’urgenza di completare i sottopassi ferroviari, attesi dai residenti da sette anni. Il tunnel che deve sostituire il passaggio a livello teatro del tragico incidente è pronto da tre anni ma, siccome il cantiere di Rfi è unico e ci sono altri sottopassi da ultimare, tutto è bloccato». Stival, già nel Consiglio comunale di inizio dicembre aveva sollecitato l’amministrazione ad attivarsi con le Ferrovie per chiedere risposte sul completamento dei sottopassi di via Noiare sulle linee ferroviarie Trieste-Venezia e Portogruaro-Treviso. «Credo che si possa parlare senza essere smentiti di un’ennesima vittima della burocrazia» conclude amaramente Stival.