Natale nero per gli autisti degli alunni disabili: il Comune non potrà più pagare gli stipendi arretrati

La società ha presentato istanza di concordato "in bianco": impossibile per Roma Capitale procedere ai pagamenti in surroga. Autisti e operatori riceveranno forse il pagamento di cinque giorni di novembre e il rateo della tredicesima

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“Dei sei mesi che abbiamo passato senza stipendio, lavorando comunque per spirito di servizio e consci dell’importante ruolo che rivestiamo.

di Sara Mechelli

abbiamo ricevuto solo un mese e mezzo e adesso rischiamo di perdere tutto il resto”. A parlare è uno degli autisti della Tundo, la società che dal 2013 (e l’avrebbe dovuto fare sino alla fine dell’anno) gestisce il servizio per il trasporto degli alunni disabili per conto di Roma Capitale. Una luna di miele che però non c’è mai stata: negli anni numerosi i disservizi arrecati ai ragazzi e alle loro famiglie con mezzi spesso fermi ai box perchè con le gomme lisce o senza carburante. A pagarne le conseguenze i circa 4mila alunni disabili di Roma.

Scuolabus Tundo senza assicurazione: i ragazzi in carrozzina non possono andare a scuola

La settimana scorsa  tutti e 99 gli scuolabus della Tundo sono rimasti bloccati in garage perchè senza copertura assicurativa: così per gli studenti in carrozzina è stato impossibile raggiungere le loro scuole. I servizi integrativi del Comune, che ha coinvolto autisti, taxi e i mezzi della società che gestisce gli altri lotti del servizio, non sono bastati per tutti.

Il Natale nero dei lavoratori Tundo: il Comune non potrà pagare gli stipendi arretrati

E all’esasperazione di alunni e famiglie si aggiunge il dramma dei lavoratori per mesi rimasti senza stipendio. Il Comune, diversamente da quanto stabilito nell’accordo di fine ottobre, non potrà pagare loro gli arretrati: ossia luglio, agosto e settembre. La società Tundo ha presentato infatti un’istanza di concordato preventivo “in bianco” che non consente a Roma Capitale di procedere alla liquidazione degli stipendi in surroga. Lo svincolo delle fatture dovrà essere girato alla Tundo che però non potrà utilizzare le risorse per pagamenti antecedenti la data dell’apertura del concordato, ossia il 25 novembre. Tundo dunque potrà saldare solo le mensilità correnti. Le altre tre per i lavoratori restano una chimera: dovranno rincorrerle come creditori per lungo tempo. Così il Natale di autisti e operatori Tundo si prospetta nero. La società, nella migliore delle ipotesi, pagherà loro solo il compenso dovuto per gli ultimi giorni di novembre e il rateo della tredicesima, anche se il sindacato si sta battendo affinchè nelle tasche dei lavoratori possano arrivare l’intera tredicesima e almeno un anticipo sulla mensilità di dicembre.

La disperazione degli autisti Tundo: “Non abbiamo più nulla”

Comunque troppo poco per i lavoratori che vivono ormai da tempo una situazione difficile. “Non ci è arrivato mezzo euro, ci aspetta un Natale veramente triste” – commenta uno degli operatori Tundo. Tanti coloro che hanno difficoltà a coprire le spese correnti: mutuo, affitto o bollette. “Non abbiamo più nulla, adesso ci si è spenta anche l’ultima speranza di vedere a breve quel che ci spetta per aver lavorato nonostante tutte le difficoltà che abbiamo vissuto” – dice amareggiato un altro autista.

Intanto, a quanto apprende RomaToday, per i prossimi tre giorni di apertura delle scuole prima della pausa natalizia, a causa delle assicurazioni mancanti, tutti i mezzi della Tundo resteranno fermi costringendo parte dei ragazzi disabili di Roma a rinunciare alla scuola. Mettendo in condizione le famiglie di dover trovare obbligatoriamente una soluzione alternativa. Nel frattempo si lavora all’ingresso nella gestione del servizio di trasporto degli alunni disabili della società vincitrice del bando fatto da Roma Capitale per sostituire la Tundo. La speranza è che, dopo anni di disservizi e di lavoratori allo stremo, tutto già nei primi giorni del 2022 possa riprendere in modo efficiente e regolare.
 

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