“Non vogliamo compassione ma comprensione, non vogliamo commuovere ma vogliamo smuovere”.

Le parole di Luca Pancalli, presidente del Comitato nazionale paralimpico in collegamento video con la seduta aperta e tematica del Consiglio regionale delle Marche in occasione della “Giornata internazionale dei diritti delle persone con disabilità” a cui partecipano anche diversi atleti paralimpici.

“Sogno un Paese – ha detto Pancalli – in cui non debba servire ministero disabilità”.
“Credo che la Giornata sia una cosa importante – ha rimarcato – ma sono altrettanto importanti gli altri 364 giorni e tutti siamo chiamati responsabilmente a costruire un paese più democratico, più civile, a più ad avanzata cultura”.

Il mondo dell’associazionismo e dello sport è a disposizione delle “battaglie” per i diritti delle persone con disabilità.

“Se dobbiamo celebrare giornata internazionale dei diritti delle persone disabili, – ha rimarcato – bisogna ricordare i diritti ma anche perdere la cattiva abitudine del bla bla delle cerimonie, bla bla sdoganato da Greta: si analizzano i passi avanti fatti ma è amaro constatare che tante cose che rivendicavamo oltre 30 anni fa stentano a trovare soluzione”.

Per questo “è fondamentale un’alleanza trasversale tra politica, associazioni, enti che si occupano di disabilità”.

“Ringrazio la ministra Stefani – ha detto Pancalli – anche se sono uno di quelli sognano un Paese in cui non debba servire un ministero per la disabilità; la ritengo una negazione dei miei valori sotto il profilo culturale. Non credo esistano diritti particolari per persone particolari, credo che esistano persone, cittadini rispettati nel riconoscimento dei loro diritti di cittadinanza”. “Il ministero sta facendo un grande lavoro di intermediazione di coordinamento – ha proseguito -, dovremmo immaginare un Paese in cui non si debba aver bisogno di un ministero per la disabilità. Il cammino è ancora lungo e per raggiungere questi obiettivi nessuno si può sottrarre dal rettangolo di gioco per giocare la medesima partita”. (ANSA).

 

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